Detrazioni Irpef immobili ristrutturati convenienza fino al 31/12/2024
Chiusa l’epoca tanto discussa del superbonus 110% conviene riprendere in considerazione le detrazioni edilizie in essere per la ristrutturazione degli immobili in essere.
Una tipologia poco usata ma molto interessante è la detrazione sull’acquisto di immobili ristrutturati – art.16 bis c.3 TUIR, la disciplina prevede una detrazione pari al 50% fino a 96.000 euro di spesa nel caso di “interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui alle lett.c) e d) c.1 art.3 DPR 380/2001, su interi fabbricati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che prevedono entro 18 mesi dal termine lavori la successiva alienazione o assegnazione”
La detrazione spetta all’acquirente o assegnatario in misura pari al 50% del 25% del prezzo per unità immobiliare, come risultante da atto pubblico.
Si traduce in un “sconto” sotto forma di detrazione sul prezzo di acquisto, o valore di assegnazione, non commisurato alle spese sostenute dall’impresa. Dal 1° gennaio 2025 il limite di spesa tornerà a 48.000 contro i 96.000 tutt’ora vigenti.
La detrazione spetta interamente anche qualora l’impresa venditrice intenda fruire della detrazione per la riqualificazione energetica per il medesimo intervento (chiarimento ADE interpello 437 del 24 giugno 2021).
Schema riepilogativo:
Requisiti venditore: impresa di costruzione e ristrutturazione o cooperativa edilizie
Immobili: ristrutturati o soggetti ad opere di restauro e risanamento conservativo destinate alla vendita entro 18 mesi
Valore della detrazione: 50% del 25% del prezzo di acquisto o valore di assegnazione con tetto massimo di spesa di 96.000 fino a fine 2024.
Detrazione : in 10 anni
Esempio numerico:
immobile venduto a 800.000 euro, detrazione spettante 50% del 25% del prezzo= 100.000, tetto massimo 96.000 detrazione spettante 96.000